domenica 29 marzo 2015

Colazione della domenica #1: "Pancake" senza farina e senza zucchero

Svegliarsi la domenica, lenta, anche se un po' meno lenta del solito perchè come tutte le ultime domeniche di marzo avrò un'ora in meno per cialtronare, essere accecata dal sole e quel leggero senso di colpa/ fastidio per non aver voglia di far niente. Consapevole di chissà quante occasioni sprecate.  Quindi no, prendiamoci il tempo della colazione per farci venire in mente qualcosa, e perchè non cominciare proprio da una colazione un po' coccolosa?

Io adoro le colazioni, mangerei  tutti i pasti a mò di colazione, è vero che spesso alla mattina non si ha voglia o tempo, e allora vado di frutta e tea/caffè e via, però spesso recupero con la cena/colazione, che probabilmente sarà il porridge. Oggi mi è venuta voglia di qualcosa che non facevo da tempo, e cioè i celeberrimi pancake senza farina e zucchero. Facili facili, veloci veloci, e super deliziosi!
































Ingredienti per 2 persone:


  • 1 banana matura
  • 2 uova
  • Qualsiasi cosa tu voglia per farcirla, tipo scaglie di cocco, panna montata o frutta a piacimento



Procedimento:


  • Schiacciare la banana come se non ci fosse un domani finchè sarà super cremosa
  • Aggiungere le uova e amalgamare bene tutto insieme. Verrà qualcosa di tendenzialmente liquido.
  • Scaldare una padella antiaderente e man mano versare con un mestolo il composto cercando di formare qualcosa che abbia una forma sferica (io devo ancora migliorare), ma abbastanza sottile così sarà più facile poi da voltare successivamente.
  • Quando vedrete dopo 3/4 minuti la parte di sotto del pancake sarà abbastanza compatto e asciutto girate e fate andare altri 2/3 minutini.



Ovviamente saranno un po' differenti dai classici pancake, anche perchè la banana in cottura si scurisce e la conistenza è differente però vi assicuro che sono buonissimi e dolcissimi, quello che ci vuole per cominciare una giornata col piede giusto!

giovedì 26 marzo 2015

Le "Girls" crescono e ci salutano (è solo un arrivederci)





Un altro inverno si è concluso e con esso un'altra stagione di "Girls" . 
E questa è una tra le tante cose mi rende triste, la più cretina ovviamente, ma è stato pur sempre un appuntamento fisso di ogni settimana, la mezzora della settimana che mi sono sempre ritagliata, anche quando la testa per tutto il resto non c'era. Non è tra le mie serie tv preferite, però è come si "abbinasse" bene ad ogni mio stato d'animo. 

Lena Dunham è un personaggio molto discusso, al di là delle scene di nudo un po' a caso, ho letto chissà dove che c'è anche uno specie di clan intorno a lei ( tra cui Taylor Swift).  A me personalmente incuriosisce parecchio, è creativa su più fronti, sicuramente le è possibile grazie anche al suo momento favorevole, però del suo libro uscito verso la fine del 2014 ho letto delle buone recensioni, quindi qualcosa di valido questa ragazza lo deve avere. 
Di lei e di "Girls" mi piace l'atmosfera che si viene a creare in ogni episodio, che fa così tanto New York hipster, una combo che mi attrae irresistibilmente.  Forse la lettura che le si vuole affibbiare di voce della sua (e anche un po' mia) generazione la trovo un tantino eccessiva, o almeno non credo più di altri. Comunque se non sai nulla di questa serie avevo già scritto un post un anno fa e non mi sembra il caso di ripetermi, che già scrivere quasi solo per me stessa è abbastanza da egocentrici.

GIRLS episode 38 (season 4, episode 6): Jemina Kirke, Zosia Mamet, Allison Williams and Lena Dunham. (Jessica Miglio)

Ho apprezzato la quarta stagione più della precedente, che col senno di poi forse era finalizzata a questa, l'ho trovata piena di spunti e i cambiamenti che si intuivano prima ora si realizzano appieno. E' uscita la forza in tutte e quattro le ragazze, chi (Marnie) di buttarsi in rapporti che forse si sapevano sbagliati dall'inizio ma finchè non ci sbatti la testa non lo si capisce e realizzare così che non hai bisogno di nessuno, chi (Soshanna) di fermarsi dopo lo "shock" perchè il mondo degli adulti è veramente difficile come si dice in giro, ma solo quel tanto che basta per prendere la rincorsa e buttarcisi, chi (Jess) dopo un lungo percorso di terapia, in cui la vediamo addirittura ammettere di avere bisogno di qualcuno, capisce di essere in grado a sua volta di saper essere d'aiuto. 
Veniamo alla nostra protagonista Hanna/Lena Dunham, su cui sono state incentrate le maggiori attenzioni, come al solito, ma non tanto quanto altre stagioni. 

Serie-Tv-2015-Gennaio

Finalmente sembra che il suo sogno di diventare scrittrice possa realizzarsi, o almeno che a credere in lei e nelle sue potenzialità sia addirittura la rinomata università dell' Iowa per un prestigioso workshop, così mette la sua vita in una valigia, saluta amiche e moroso e parte. Ma questa nuova vita che dovrebbe farla sentire esattamente al suo posto, invece la spinge a mettere in discussione ciò che per lei era stato ovvio per tutta la vita, ovvero il suo sogno. Fino a che non ce la fa più e torna a New York dove la vita di tutti nel frattempo è proseguita, soprattutto quella dell'ex fidanzato Adam . 
Ora non starò qui a raccontarvi tutto, puntata per puntata, per non togliere il piacere a nessuno di dare almeno un 'occhiata, però quello che voglio cogliere, e sottolineo il voglio,  di quest'anno di "Girls" è il coraggio di essere sinceri con se stessi, riguardo agli obiettivi e persone, e riuscire a chiudere un libro dopo l'ultima parola dell'ultima riga dell''ultima pagina, e accettare il finale anche se non è quello che ci eravamo immaginato.  E iniziarne un altro.

Abbiamo già avuto un'anticipazione del futuro di Hanna (molto relativo perchè solo di sei mesi dopo), ma non riesco proprio a immaginarmi come la Dunham farà a mantenere le promesse fatte nell'ultimo episodio. 



Se qualcuno capitasse su questo post e avesse un'opinione in più, un commento sarebbe tanto gradito!

Bye!

giovedì 12 marzo 2015

Amori di febbraio

Di nuovo mi sono ridotta a metà del mese per ricapitolare ciò che di significativo mi ha lasciato il mese precedente... Pessima me... Ma, anche se non importa nulla a nessuno (lo dico a me stessa), ho qualcosa in ballo, in cui spero molto (ma allo stesso tempo mi dico tze figurati) ed è giusto che mi ci impegni, finisca come finisca. 
Ergo, di testa libera  per chissà quali cose non ne ho avuta molta...

Febbraio è stato sicuramente, per quanto mi riguarda segnato dalla cerimonia degli Oscar, più che per la cerimonia in sè (che per quanto ci abbia provato all'1 di notte "ciao a tutti e alla prossima io scelgo di dormire" e ciò nonostante il giorno dopo ne ho risentito lo stesso), per tutto il recuperone di film e informazioni che comporta. Io quest'anno mi sono trovata preparata a metà, diciamo che avevo un'idea sui film, e sono stata contenta, sia per il film, regia e sceneggiatura originale a Birdman  che mi è piaciuto da morire (se siete tra i pochi che non l'hanno visto filate a recuperarlo, è un genere particolare, può non piacere a tutti, ma perlomeno vi lascerà con delle domande su cui riflettere, e in ogni caso un po' di autocritica sul cinema contemporaneo, in questo caso da dentro, non è cosa scontata), che per l'attore protagonista di "la Teoria del tutto" Eddie  Redmayne. Per il resto amici cari, lascio a voi i commenti e pareri vari.





Serie tv ne abbiamo? Mah... Da dove si può cominciare, io non lo so proprio... Ne sono ricominciate molte dopo la pausa di Natale di tipo due mesi (come The Walking Dead) e alcune proprio di inizio stagione (come Shameless).
Di "Better Call Saul" ho già scritto la prima impressione, e lì sono rimasta, perchè poi non ho potuto tenermi al passo, per problemi di tempo ho dovuto fare delle scelte... 
La seconda stagione di Broadchurch non mi ha illuminata quanto la prima, anzi proprio per nulla, e al di là del cast (David Tennant ti amo ufficialmente) non ho trovato niente degno di nota. Perchè seguire due filoni contemporaneamente? E poi la conclusione? Indifendibile! Comunque confermata terza stagione, in cui si dovranno inventare una storyline nuova di pacca, perlomeno.
Ma veniamo alla vera soddisfazione del mese, telefilmaticamente parlando, ovvero "House of cards". Oh mio Dio! Io non avevo neanche compreso quanto i coniugi Underwood, ora presidenziali, mi fossero mancati finchè non li ho rivisti. Sono troppo fighi, in tutti sensi. Vi è mai capitato, di ritrovarvi persone, di cui sì, vi ricordavate quanto fosse bello stare con loro, ma per motivi forse di sopravvivenza vi eravate fatti una ragione della loro assenza, e vi eravate convinti di stare bene anche senza. Ecco, questo è quello che ho provato io. Li ritroviamo un po' in difficoltà, ma noi li conosciamo e sappiamo quanto siano capaci di ribaltare la partita, a tutti i costi (per questo li amiamo) e io non vedo l'ora di godermi le loro diavolerie in ogni episodio. Che tra l'altro non ho capito perchè ne sono usciti già 5 in due settimane... Perchè? Di questo passo finirà troooppo presto, e soprattutto non ho nè tempo nè la concentrazione necessaria, stramaledizione!




Assolutamente libro del mese è stato "E' tutta un'altra musica", del mio vecchio amore Nick Hornby. Di lui sì che sono consapevole quanto mi manchi, soprattutto il Nick Hornby degli inizi, sapevo bene, in cosa mi sarei imbattuta, e anche se non è uno dei suoi libri di cui si parla di più, è uno tra i miei preferiti (ovviamente Alta Fedeltà è irraggiungibile). E' uno di quei casi di cui ho apprezzato tutto. La trama, così realistica e inverosimile allo stesso tempo, la costruzione dei personaggi e soprattutto il loro sviluppo, ma ancora di più la conclusione. Ho chiuso il libro e mi sono sentita... come dire... rinvigorita... ragazzi NON E' MAI TROPPO TARDI! Daje tutta!
Poi leggere un libro di Nick Hornby , qualunque, ti dà proprio l'idea di vedere un film, non credo sia un caso ci siano film per molti dei suoi romanzi... Io ho sempre la sensazione , più che con chiunque altro autore, di vedere esattamente ogni scena e ogni personaggio, non solo di immaginare come mi capita solitamente quando leggo, no, con lui vedo proprio, tutto. E poi è adorabilmente british...






Questo è stato il mio febbraio, breve ma intenso. E il vostro cosa vi ha regalato?