venerdì 29 aprile 2016

Diario di una vegetariana nella terra dei carnivori #24: Salsa Primavera Birichina

Tutto gira intorno al tempo. L'umore, le faccende quotidiane, le conversazioni di chi non sa mai di cosa parlare. Io personalmente ne risento parecchio, non del maltempo, più che altro dell'instabilità. Mi manda letteralmente in confusione TUTTO, cervello e cuore. 
E questi giorni in cui sembra essere tornati di un paio di mesi indietro, ho assolutamente bisogno di profumi e colori di una primavera che fa un po' la birichina, per non dire di peggio. E questa voglia si va a riflettere inevitabilmente in quello che mangio, non potrebbe essere altrimenti. 
Sono certa di non avere inventato nulla di nuovo, però usando solo cose che avevo già nel frigo, un po' a sentimento, mi è venuta fuori una bomba! 

Ingredienti
  • un cucchiaio di olio evo
  • Porro
  • 2 zucchine
  • 3 manciate di piselli
  • 1 manciata di pinoli
  • 1 bicchiere di acqua
  • sale 
  • pepe bianco
  • 5 foglioline di menta


Procedimento
  • Fai imbiondire in un pentolino il porro con l'olio
  • Aggiungi le zucchine tagliate a cubetti e fai andare per altri 5 minuti
  • Aggiungi i piselli. (non per farvi invidia, ma i miei erano freschissimi, sbucciati solo il giorno prima) Mescola e aspetta ancora 5 minuti
  • Versa un bicchiere di acqua bollente (sia lodato il bollitore), mescola e fai rapprendere il tutto, ci vorranno circa 3 minuti
  • sala, pepa, aggiungi le foglioline di menta e la manciata di pinoli e frulla tutto, finchè non raggiungerà una consistenza cremosa.


La salsa è pronta per condire molto bene dell'orzo bollito (150 g) o anche da spalmare su del pane caldo magari per un aperitivo un po' più particolare, tra il dolce e il rinfrescante.



giovedì 28 aprile 2016

#gitefuoriporta: Dozza

Metti un sabato mattina, metti che ti svegli ad un buon orario,  tiri su la tapparella e splende il sole, la temperatura è mite. 
Insomma tutto
 chiama una bella scampagnata prima di pranzo.
Per una gitina improvvisata all'ultimo serve qualcosa di relativamente vicino, e uno dei miei posti preferiti "in zona" è sicuramente Dozza! 
Quindi una bella colazione, infilo qualcosa di comodo e via verso la Romagna! (dopo il fiume Santerno bye bye Emilia)


Dozza, a 25 km a sud di Bologna e 6 km a nord di Imola, deve il suo nome alla parola "doccia", per un famoso acquedotto capace di accumulare acqua dal Monte del Re in una cisterna per far fronte alla frequente carenza di essa ai tempi antichi.  Infatti nello stemma cittadino è rappresentato un grifone che si abbevera ad una conduttura.


Il borgo medievale è caratteristico (e uno dei cento più belli d'Italia) per i dipinti che abbelliscono gran parte delle facciate delle abitazioni. Dal 1960 ogni due anni si tiene appunto una biennale per quattro giorni a Settembre, in cui artisti nazionali e internazionali eseguono queste opere murali permanenti che poi rendono queste viuzze una galleria a cielo aperto. 
    
                                                              
          


Da visitare l'Enoteca Regionale, situata nei sotteranei della Rocca Sforzesca, che espone e vende 800 etichette selezionate.

E se tutto questo colore vi ha stimolato l'appetito, per mangiare bene consiglio molto vivamente La Piccola Osteria del Borgo, un locale intimo e allo stesso molto caratteristico, sempre con un tocco d'arte che si confà al contesto del borgo,  Servizio attento e molto gentile, cucina tradizionale TOP!






mercoledì 27 aprile 2016

Cose che risollevano l'umore

Post in corretta sequenza temporale e logica a quello precedente non poteva che riguardare i piccoli rimedi a problemi riguardanti il nostro cuoricino ammaccato. 
Qualunque sia la causa, amore, amicizia o lavoro. Sempre per la serie concentriamoci su quello di cui abbiamo bisogno per stare bene e non su quello che ci fa stare male, ritengo sempre utile e produttivo stilare delle liste per riordinare i pensieri . E questa nello specifico è la lista di rimedi al malumore generico ai quali ricorro nei periodi di down psico/emotivo.


  1. Fare i lavori di casa. non quelli del tipo "oh mio dio che casa merda, non so proprio da dove cominciare", ma quelli in aggiunta a quelli di routine dove di solito non arrivo perchè per esempio c'è bisogno di arrampicarsi, e poi accendo una candela profumata, per dare quel tocco in più allo spazio che mi deve dare assolutamente l'idea di essere accogliente
  2. Cambiare pettinatura. anche non di tanto. L'importante è prendermi cura di me stessa. E vedermi più bellina.
  3. Cercare la meraviglia e l'ispirazione. anche nelle piccole cose.  In genere poi le immortalo puntualmente con milioni di scatti fotografici.
  4. Fare qualcosa di diverso dal solito, che mi faccia assolutamente uscire dalla mia comfort zone.
  5. Imparare qualcosa di nuovo, qualsiasi cosa. Io per esempio mi sto dando alla scoperta delle erbe spontanee e al loro utilizzo.
  6. Camminare nel verde e riempirmi gli occhi e respirare profondamente.
  7. Comprare una schedina del superenalotto, quella da un euro. Perchè spendere tanti soldi non sarà mai una soluzione.
  8. Cucinare una ricetta nuova e sfiziosa, anche semplice va bene, che magari non mi faccia sporcare mille mila pentole e pentolini.
  9. Correre per almeno 50 minuti e dopo buttarmi sotto la doccia. (D'inverno starei ore sotto il getto di acqua bollente)
  10. Bere una bevanda calda con una canzone che mi dia una bella spinta.
  11. Programmare una gitina fuori porta di una giornata, a volte può bastare anche mezza giornata. Sicuarmente abbiamo dei gioiellini a portata di mano e ci lamentiamo che non possiamo fare un viaggio transoceanico, che sì tutti vorremo fare,  me compresa, ma intanto sfruttiamo il nostro bellissimo paese, fatto di città d'arte, borghi, mare e montagne mozzafiato. Che non basterà una vita intera a vedere tutto.
  12. Cambiare la solita strada di rientro a casa, magari allungarla e perdersi un po'. Mi aiuta ad attivare il cervello in modalità FOCUS.


P.S.Noterai che sono tutte attività che non prevedono alcuna compagnia, un po' perchè fa parte della mia natura, un po' perchè se non ci mettiamo del nostro a superare il momento, la fase critica sarà solo rimandata. E poi diciamolo, alle persone in genere non piace avere a che fare con chi sta passando un periodo non esattamente dei migliori.
Insomma impara a contare su te stesso. Chi fa da sè fa per tre. E chi più ne ha più ne metta. In pratica arrangiati, che è sempre la "meglio cosa"! Poi ovviamente se hai la fortuna di avere delle spalle forti su cui fare affidamento per stare in piedi, si ringrazia e si accetta con un bel abbraccio.




venerdì 15 aprile 2016

Quando ci si lascia...

C'è la delusione verso chi continua imperterrito a non capire un cazzo fino a buttare tutto nel cesso,  ma anche, e forse di più, verso sè stessi, di non esserci riuscita a fargliele capire quelle cose che erano importanti.
Ci si prende la propria metà di responsabilità, l'unica sulla quale possiamo lavorare per consolarci/illuderci che almeno questi cazzo di 8 anni siano serviti a qualcosa, che una lezione di vita l'ho imparata e messa nel bagaglio.
Poi si ha paura di dirlo ad alta voce, perchè allora vuol dire che è vero. e d'ora in poi la vita sarà diversa e i cambiamenti si sa che spaventano.
E ancora non sappiamo come muoverci, quali passi fare. Se crolli è la fine, non sai fino a che punto potrai cadere, come Alice giù per la tana del Bianconiglio ti ritrovi con i piedi all'aria in un mondo al contrario. Tutti ti dicono cose per altre, mica per cattiveria, semplicemente perchè nel loro mondo le cose sono così. E io finora in che mondo ho vissuto? Ho accettato distrattamente i problemi dell'altro perchè troppo presa dai miei e stanca. Fino a che un giorno mi è venuto il raptus di pulire casa, mettere tutto sotto sopra e liberarmi di tutto il superfluo che ingombrava e accumulava polvere. E una cosa tirava l'altra finchè non ho preso La Decisione. Sembra una metafora ma è proprio così che è andata. Sono passati poco più di due mesi, e i passi fatti sono piccoli piccoli, perchè la paura di appoggiare male il piede e fare un capitombolo c'è sicuramente, e con la vulnerabiltà di adesso anche mezza parola detta male ferisce,  però i giorni passano, poi le settimane e ora i mesi. E sto in piedi. Per mantenere l'equilibrio cerco di mantenere l'attenzione su quello che ho e non su quello che mi manca, di ritrovare una sorta di stabilità psico/emotiva che ormai mi mancava da troppo tempo.
Io non ho paura di stare da sola, ho sempre mille cose per la testa per avere paura di non saper cosa fare, certo mi piacerebbe anche condividerle con qualcuno ma non con chiunque. Molte volte nel weekend mi faccio le mie passeggiate sui miei amati colli,  e la sera me ne rimango a casa, contenta di dedicarmi ad un libro o una serie tv.  Ho ricominciato yoga (a discapito della corsa) e finalmente sento dei benefici nonostante la mia legnosa rigidità. Triste? Rimango nella convinzione che sia più triste continuare un rapporto solo perchè non si sa dove altro appoggiarsi.
Alcuni giorni sono peggiori di altri, ma stranamente non sono ancora crollata, qualche lacrimuccia è scesa ma nessuno di quei piantoni isterici che dopo ti fanno sentire completamente svuotata dentro. E' come se stessi rifiutando/ignorando il dolore, rimandandolo a un giorno futuro per poi invece semplicemente abituarmici (sì questa l'ho copiata).   Altri giorni sono felice di riappropriarmi della mia vita.
Dipende tutto solo da me.

Ho scritto questo post, pieno zeppo tra l'altro di banalità e concetti triti e ritriti, perchè egoisticamente sento il bisogno finalmente di mettere tutto ciò letteralmente nero su bianco, renderlo sempre più reale e mettere della distanza da tutto questo. Per smettere di trattenere tutto dentro la mia testa, e non solo, e lasciare andare .

Ma una cosa utile voglio condividerla e confermarla, quella cosa che quando ci passate non volete sentirvi mai dire:  D'AMORE NON SI MUORE.

lunedì 11 aprile 2016

Monday Favourites #16




Prime vere giornate  di tepore primaverile e avrei proprio voglia di un abito denim come questo.


Denim Dress Indigo Dress Double Collar Dress Full von OffOn:





Sognare fa sempre bene al cuore e una lamp table simile è proprio quello che mi ci vorrebbe.






Una coccolina al risveglio con questi cucchiaini da tè per un po' di dolcezza matuttina.


original_killking-time-before-wine





Non sono una cartopazza o collezionista di articoli di cartoleria ma questi washi tape sono da avere assolutamente!
Cute animal back washi tape (T00197)







Cos' come questi astucci.




Il quaderno dal gusto un po' retrò  per raccogliere pensieri, qualche ricetta sperimentata e messa a puntino, e persino qualche foto.

Les Cahiers du Bonheur - Polaroid



Quest'anno lo so che torneranno di moda loro, gli zoccoli con calzini.



giovedì 7 aprile 2016

Letture di Marzo 2016

Uno dei propositi di questo 2016 è recuperare qualcosa di Dickens e così che mi sono scaricata sul Kobo Grandi Speranze.
Chissà se smetterò un giorno di chiedermi come mai i classici incutano tanto timore alle persone, me inclusa. Sicuramente non oggi.
Questa lettura mi è parsa la classica lettura per ragazzi che però viene apprezzata maggiormente dagli adulti, perchè a quanto ricordo da ragazzi la soglia di attenzione non è particolarmente elevata (e che per fortuna ai tempi miei manco c'era il cellulare) e anche se non so bene di quante pagine sia (l'ho letto in ebook, edizioni Garzanti) mi è sembrato di una mole piuttosto impegnativa. Nonostante ciò, non mi è risultato mai noioso o particolarmente prolisso su dettagli inutili, perchè si succedono avvenimenti di continuo. Conosciamo subito il protagonista Pip sin da bambino per poi vederlo crescere, più che altro anagraficamente, e solo alla conclusione del romanzo vedremo dove saranno andate a finire le sue "grandi speranze". Non mi cimento nel tracciare una trama perchè è un grande classico, tra i più famosi di Dickens, e nell'internet ci saranno già troppe pagine al riguardo (in verità è talmente ricco di avvicendamenti che non saprei come fare senza spoilerare nulla).
E' un romanzo molto godibile, con quella punta di amaro che piace a me, in cui tutti i personaggi, sia principali che secondari, sono molto caratterizzati e anche l'ambientazione di una Londra vittoriana risulta piacevole (ovviamente se rientra nelle tue corde, nelle mie taaanto) e rende benissimo l'atmosfera ottocentesca.
Non abbiate paura di prenderlo in mano e dategli una possibilità!


Febbre a 90°   Continuando con la letteratura inglese,  ma con un salto temporale in avanti di un secolo e qualche spiccio, ho avuto il sempre immenso piacere di ritrovare Nick Hornby. Ormai ho letto praticamente tutti i suoi romanzi e questo me l'ero lasciato indietro, anche se è il suo primo, perchè sicura dato l'argomento principale ( il suo rapporto con l'Arsenal) che non sarei mai e poi mai riuscita ad apprezzarlo appieno. E come sempre succede quando sottovaluti qualcosa, cosa è successo? Mi è piaciuto tantissimo! Non è il mio preferito, ma quasi. Anche se il calcio è sempre presente, è più che altro una biografia di Hornby  fino alla fine degli anno '80. Motivo per cui è un'opera imperdibile per ogni fan. Ho imparato cose  che ignoravo e non avrei immaginato. Poi di suo mi leggerei tutto, anche la lista della spesa, quindi va beh...
WARNING: è completamente un'altra cosa rispetto al film con Colin Firth!