sabato 29 novembre 2014

Amori di Novembre






Siccome sono una persona per niente originale,  mi gira proprio di fare un riassunto (frivolo) del mese che sta finendo.  La realtà è che sono stati amori proprio di quelli intensi e incondizionati, e che siano di novembre è irrilevante.







Il primo in ordine sicuramente di importanza è il levasmalto di Collistar, quello nutriente con vari olietti. Vi dico solo che ho risolto tutti i miei problemi di unghie sfigate che si sfaldavano ogni due per tre, con conseguenti problemi nella tenuta di qualsiasi smalto. Mi fa strano pensare che sia proprio un levasmalto ad aiutarmi, là dove non era riuscito nessun indurente, compreso quello della Mavala da €16,00. Perché anche se senza acetone non credo che togliersi lo smalto sia proprio questo toccasana per le nostre unghie.  Comunque lo amo e vale tutti i € 7,50 che costa.
Il cibo costante che ho mangiato sotto qualsiasi forma e gusto, dal salato al dolce, come chi ha letto le ultime ricette del blog o guardato le mie foto postate su instagram, potrà aver leggermente notato è la zucca. E' la tipica voglia autunnale che mi prende tutti gli anni, ma sarà l'esperienza ormai acquisita, quest'anno m'ha dato tante soddisfazioni, oltre ai tortelli, il successo più apprezzato dalla family è stata senz'altro la torta di zucca, con cannella e scaglie di cioccolato (abbondanti).











Dopo il cibo come non passare alle bevande...  E anche qui non sarò la donna più originale del mondo nel bere come se non ci fosse un domani, però vi voglio rendere partecipi di una variante, con lavanda, mandarino, miele e latte, che non so se l'abbia già inventato qualcuno, ma io non l'ho mai sentito dire da nessuno o trovato in alcun bar/caffetteria/teeria/bakery. Altro che il chai tea latte che va di moda da qualche tempo.
Allora metto 400 ml di acqua a bollire con 3 cucchiai di lavanda (io ho quella essicata di Tiger) e la scorza di un mandarino. Quando bolle (e tutta la cucina profumerà di lavanda) mettete la bustina di tè, lasciate tutto e mescolate. Quando il tè sarà dell'intensità che più preferite, togliete il filtro e versatelo nella vostra tazza, aggiungete 100 ml di latte e dolcificate col miele.
E' abbastanza particolare e ovviamente vi deve piacere la lavanda, a me fa proprio scattare qualcosa nel cervello che non so spiegare, ma mi rende felice come una bimba.





Il mese dal punto di vista telefilmico è stato abbastanza deludente.
Avevo grandi aspettative riguardo AHS con il Freak Show, ma anche quest'anno per quanto mi riguarda pare un mega flop, almeno per ora (anche se sono indietro di 2/3 puntate rispetto agli ammericans perché appunto mi annoia da morire). Peròè rinato un  grande  amore, e tra l'altro inaspettato per come era finita la precedente stagione, verso HOMELAND!
Super avvincente, mi tiene col fiato sospeso ad ogni puntata, e non so mai cosa aspettarmi, neanche ora che siamo agli sgoccioli. Sarà che la versione stronza di Carrie è quella che preferisco.
Ovviamente c'è una marea di altre serie tv che seguo, ma niente di imperdibile come è invece diventato Homeland ogni lunedì sera!

homeland






Il film sicuramente più atteso, e che per non so quale grazia divina non mi ha delusa affatto, è stato Interstellar. Per quanto in molti abbiano voluto cercare il pelo nell'uovo e trovarci difetti nella scienaggiatura o nei tempi a volte un po' lunghi, io sono uscita dalla sala iper soddisfatta degli 8 euro spesi del biglietto. Perché è un film da vedere assolutamente al cinema. E comunque Nolan rimane Nolan, e anche se non è Inception è veramente un gran bel film in grado di coglierti di sopresa, e di confonderti tanto da uscirne un po' stordita.
Ulteriore conferma per Matthew McConaughey che all'età di 45 anni ha dato una bella svolta alla sua carriera e in questo 2014 le ha azzeccate tutte (Oscar compreso).



Queste sono state le mie cotte frivole più importanti , del mese di Novembre, e le vostre?

giovedì 27 novembre 2014

E-book reader: pro e contro




Il Natale si avvicina e state pensando di farvi regalare o autoregalarvi  un e-book reader , ma non siete del tutto convinti? Siete dei lettori accaniti, e per quanto vi incuriosisca la novità (anche se tanto novità non è) non credete che potrà mai essere possibile affezionarvi ad un libro senza sfogliarlo o annusarlo? Io ormai ho il mio Kobo da appunto lo scorso Natale, e un'idea direi proprio di essermela fatta, e affermare che lo amo non rende abbastanza l'idea. Anche se nel corso dell'anno, abbiamo avuto alti e bassi, alla fine ci siamo ritrovati, e ora come ora lo sento molto vicino. Cercherò di essere oggettiva e vi racconterò dei suoi pro e dei suoi contro.


Pro
  1. Per ovvi motivi, la comodità. La comodità di portarvi in giro più libri in un cosino con uno spessore di tipo un cm, o anche un libro solo ma di importanti dimensioni di un migliaio di pagine. O anche la comodità di leggere a letto senza il problema di doverlo tenere aperto, se anche voi come me in inverno faticate a tenere parti  del corpo, tipo arti superiori, fuori dal piumone. Lo tenete con una mano sola e sfogliate con un dito solo.
  2. Non è mai elegante parlare di soldi, ma credo sia un aspetto importante il fatto che generalmente il libro elettronico ci permette di risparmiare, sulle nuove uscite spesso non molto, ma spesso si trovano titoli interessanti in offerta sui  2 € . E' vero che c'è una spesa iniziale consistente, ma se siete dei veri lettori ( e solo in questo caso vi consiglio di acquistarlo) la ammortizzerete in pochi mesi con la differenza di quello che avrete speso in meno e in alcuni casi avrete letto gratis.
  3. Lo trovo molto comodo, per chi come me, vuole avvicinarsi a opere in lingua, perché con un semplice click sulla parola che non si conosce, eccolo lì che ci compare comodamente il significato. Infatti prima del Kobo non avevo mai avuto la pazienza di arrivare fino alla fine di alcun libro in inglese.
  4. Lo metterò tra i pro, anche se non so quanto sia una considerazione fondata, insomma... credo si legga più velocemente rispetto che con un libro fisico, non so se sia dovuto ad una questione fisica dovuta alla comodità o ad una questione psicologica, ma è un aspetto che in molti condividono.
  5. Non avrete più problemi di spazio per ogni nuovo arrivo. C'è a chi questo aspetto in realtà potrà dispiacere, ma forse perché non legge così tanto da avere problemi o perché ci tiene molto ad esibirli.


Contro
  1. E' un apparecchio elettronico e in quanto tale ogni tanto il nostro caro lettore elettronico avrà necessità di essere ricaricato. In realtà questo contro lo inserisco per onestà intellettuale (vi ho promesso di essere oggettiva), perché non è poi questo gran problema, in quanto se lo dovrete fare una volta al mese sarà già tanto.
  2. Una volta comprato e letto il libro, sarà impossibile prestarlo ad amici (potrebbe essere anche un punto a favore) ,  perché giustamente sono bloccati da quello che si chiama DRM. Sigillo informatico che impedisce di copiare un'opera potenzialmente infinte volte con danni che tutti noi possiamo immaginare. Comunque se vi sbattete un attimo i modi ci sono per ovviare al DRM, anche se io non li conosco. E potete trovare in circolazione anche opere in formato pdf, molti di autori sconosciuti, altri anche di più noti, come i Wu Ming proprio sul loro blog (ovviamente siete liberi di donare volontariamente qualche euro)
  3. Se tanto comodo, da portarsi in viaggio e da tenere in mano, c'è da ricordarsi sempre e comunque, che è un apparecchio elettronico e in quanto ha l'affidabilità di un apparecchio elettronico. Va protetto da agenti esterni o non possiamo permetterci di farlo cadere. Insomma va protetto. E questo è un aspetto che per quanto avessi presente dall'inizio, non avevo mai veramente ritenuto un problema, almeno fino a quando un bel giorno mentre leggevo bellamente in terrazza l' ho appoggiato un minuto appena per rientrare in casa per aprire la porta, e al ritorno l'ho trovato bloccato. Non avendomi mai dato problemi nei 5 mesi precedenti, la spiegazione che mi sono data è stata di averlo lasciato al sole. Immensa delusione. Con un libro "vero" non sarebbe mai successo. E qualunque sia stato il vero motivo, un libro  "vero" non ti si bloccherà MAI e non ti lascerà mai per strada.  Da quel momento io e il Kobo siamo entrati in crisi. L'ho resettato ed è ripartito. Per un po' ha continuato a bloccarsi ma prima che mi decidessi a portarlo all'assistenza è tornato sulla retta via. Però qualcosa in me si era incrinato. Non mi sarei mai più potuta fidare al 100%. E se fossi stata in viaggio e non si fosse sbloccato? Sarei rimasta senza la mia scorta di libri. Sarei ovviamente sopravvissuta, ma che due palle. Un libro vero non ti abbandona mai. Per mia fortuna o sfortuna ho una memoria corta e non serbo rancore a lungo e siamo tornati in buoni rapporti. Però... rimane sempre quel però.
  4. Acquistando quello che fondamentalmente è un file, non avrete mai un'idea precisa di quante pagine totali sia il libro, ne quante ne leggerete di volta in volta, perché vedrete tutto in percentuali e in base alla vostra velocità vi dirà quanto vi mancherà alla fine in termini di ore o minuti. Insomma l'idea delle dimensioni di un libro rimane sempre molto vaga.
Questi sono i miei pro e contro dopo il nostro quasi primo anno di vita insieme.
Non sono entrata nei dettagli tecnici, perché non credo di essere la persona più adatta . La cosa più tecnica che posso dirvi è che ho un Kobo Touch, il modello più basico che ci sia, con  1 GB di spazio disponibile per memorizzare i contenuti (1.000 eBook) e che a differenza un tablet i vostri occhi non si affaticheranno perché lo schermo non è retroiluminato, avrete proprio la sensazione di leggere un libro vero. 
Nel caso vi interessi ci sono alcune opzioni, tra cui le statistiche di lettura e il SUDOKU (amo).
Se avete altre curiosità non fatevi problemi a chiedere!

Intanto buone letture a tutti!





lunedì 17 novembre 2014

Diario di una vegetariana nella terra dei carnivori #21: Tortelli di zucca



Questo post  sarà l'ennesima puntata de "io e la mia ossessione per la zucca". 

Sarà perchè niente fa più autunno della zucca, sarà  per la sua versatilità sia nei dolci che nei salati, ma non mi stanca mai.

Come accennavo nel post precedente un mio grande cruccio era quello di non essermi ancora mai cimentata nei tortelli di zucca, anche se non proprio tipici delle mie parti .
Incrociando decine di ricette presenti in rete (è incredibile quanti modi esistano per cucinare lo stesso piatto), ho battezzato il mio "metodo" , sperando di avvicinarmi il più possibile a quello mantovano (che sarebbe l'originale da quanto ho capito) e direi che già al primo colpo sono rimasta soddifattissima!  Ho mangiati la versione originale solo una volta e tanti anni fa, però per quel che ricordo si avvicinano molto.
Ora, se qualche mantovano capitasse su questo post non me ne voglia, anzi eventuali correzioni sono mooolto gradite!

Tortelli di zucca 

Ingredienti per 8 persone:

500 g di polpa di zucca mantovana
50 g di amaretti
50 g di mostarda mantovana
50 g di parmigiano reggiano
sale q.b.
pepe macinato q.b.
scorza di limone non trattato q.b.
mezzo cucchiaino di noce moscata
1 tuorlo
5 uova
500 g di farina


Preparazione

Per prima cosa prepariamo il ripieno che andrà lasciato riposare in frigo per una notte!

  • Laviamo la buccia della zucca e successivamente la tagliamo a fette e la puliamo dai semi
  • Inforniamo le fette di zucca per mezzora a 180 ° (è bene controllare, deve arrivare ad essere morbida e non bruciata ovviamente)
  • Ora che la zucca si sarà ammorbidita con una forchetta possiamo spolparla facilmente in una ciotola 
  • Aggiungiamo gli amaretti polverizzati, la mostarda tritata finemente, il parmigiano, il sale, il pepe, la scorza del limone e la noce moscata e il tuorlo
  • Con una forchetta o un cucchiaio "pestiamo" la zucca e amalgamiamo tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo. Se dovesse risultare troppo bagnato o liquido possiamo aggiungere del pan grattato. 
  • Lasciamo riposare il ripieno nel frigo per una notte
  • Per la pasta uniamo le uova (è importante che siano a temperatura ambiente!) alla farina e la lavoriamo fino ad ottenere un bel panetto, che non deve risultare "appiccicoso", e lasciamo riposare al coperto per 30 minuti
  • Tiriamo bene la pasta, un po' alla volta altrimente si seccherà prima di riuscire a chiudere il tortello, e tagliamo dei quadrati mediamente grandi circa 5/6 cm, li riempiamo col composto di zucca e li pieghiamo in due in modo da ottenere un triangolo. Ora chiudete il tortello intorno al dito. Questo passaggio, se non siete pratici, e più difficile da spiegare che a farlo . Ma ci provo al massimo cercate su Youtube che c'è di tutto e ci sarà anche questo.                 Comunque come vi dicevo prima, chiudiamo il triangolo intorno all'indice  e poi rovesciando il nodo, sempre con l'indice, i bordi vi verranno automaticamente  all'insù . O almeno così dovrebbe essere.
Si possono surgelare, io ho sempre la mia scorta di tortelli nel freezer (può sempre tornare comodo quando meno te lo aspetti) o cucinarli come qualsiasi pasta all'uovo e condirli con burro e salvia.


Buon appetito!


Scusate la bassissima qualità della foto, ma una volta a tavola non si vedeva l'ora di mangiarli e così non ho avuto tempo di studiare l'angolatura migliore...


venerdì 7 novembre 2014

Diario di una vegetariana nella terra dei carnivori #20: Orzo con zucca e amaretti

Torno dopo lunga mancanza di ispirazione e motivazione,  con una ricetta. Mangiare e pasticciare in cucina è una di quelle cose che mi fa tornare sempre l'entusiasmo, come credo alla maggior parte delle persone d'altronde.
L'idea viene in realtà dalla voglia di fare i tortelli di zucca, in cui prima o poi mi cimenterò, ma mancava la benedetta mostarda mantovana. E se devo mettermi a fare un lavoro del genere (la sfoglia e il ripieno), lo devo fare per bene, mica con quello che capita.
Quindi, che cosa mi avanzerà mai? Zucca e amaretti.
Da qui ho smanettato un po' in rete su come poter sfruttare i due ingredienti, giusto come punto di partenza e poi via che sono partita, di testa mia però. E' venuto un piatto veramente, ma veramente super chic, che sicuramente alla prima occasione festiva proporrò!


ORZO CON ZUCCA E AMARETTI
(super veloce)


Ingredienti per 2 persone:
  • 150 g di orzo
  • 400 g di zucca, già pulita
  • 5 foglie di salvia
  • un cucchiaino di noce moscata
  • un cucchiaino di cannella
  • 10 amaretti
  • sale q.b.
  • 2 cucchiai di olio evo
Preparazione:
  • In un pentolino metti a bollire l'acqua e aggiungi sale, orzo e zucca tagliata a dadini per 20 minuti e fai in modo che l'acqua si sia asciugata nel frattempo
  • Aggiungi la salvia tritata, la noce moscata, la cannella, gli amaretti sbriciolati (io personalmente mi diverto molto a "prenderli a pugni" dopo averli messi in un sacchettino, che ci volete fare..) e olio e mescola bene.
  • Impiatta , se voi gradite (io no) spolverate del parmiggiano o reggiano o degli amaretti precedentemente tenuti da parte, e mangia.
E' veramente un primo piatto straveloce, sano perché non c'è burro, vi basterà sporcare una sola pentola e in queste giornate grigie e piovose un bel piatto colorato e dolce aiuta non poco ! Provatelo e fatemi sapere!