mercoledì 15 aprile 2015

L'orsetto Paddington è il mio alter ego puccioso

Avere bisogno di un comfort film (sì film e non food, perchè dopo Pasqua tutti a dieta) ed essere stanca di mettere sempre Bridget Jones, che ormai è talmente parte di me  che il film mi passa direttamente nella testa senza bisogno di guardarlo per mezzo di una televisione(questo può rendere l'idea di quanto spesso io mi senta di merda). Di solito in questi momenti bui mi butto in una commedia tipicamente inglese, generalmente con Hugh Grant, e riesco a trovare la pace, almeno quel minimo che basta per riuscire a prendere sonno.
(Sono una donnetta scontata? Ho mai fatto finta di non esserlo?)
Peccato che non ne facciano più di nuove...
In queste circostanze generalmente faccio le migliori scoperte, quelle dove sconsolata scorro la lista di film, da non dico dove perchè sono una brutta persona. Ed è che così lo trovo, quell'orsacchiotto con indosso un montgomery blue, un berretto rosso e una valigia cartonata in mano, che sbarca in Inghilterra. Potrei essere io. Io che finalmente faccio quello che vorrei fare da una vita, arrivo a Londra e poi? E poi non so dove cacchio sbattere la testa.
Risultati immagini per paddington
Così rimango imbambolata come una barbona coi piccioni a farmi compagnia. Perchè a me col cavolo che come per magia arriva la famiglia Brown a salvarmi il culo anche se neanche mi conosce. Sorvolando questo piccolo ma fondamentale dettaglio, si prosegue con una bella occhiata alle meraviglie di Londra con un tocco di luccicchio e brillantini, un po' perchè è un film per bambini (e per la sottoscritta) e un po' perchè appunto si tratta di Londra che è lucciccosa e brillantinosa di suo. Arriviamo a casa, che naturalmente è ubicata a Notthing Hill, e ancora più naturalmente è azzurra fuori e tutta colorata dentro.
Qui l'orsetto Paddington (nome preso dalla fermata della Tube) è imbranato e distrugge tutto quello esiste, perchè è un orso in città e ce lo si può pure aspettare, io non ho scuse, sono maldestra e basta, ed è un credulone che prende per buono tutto quello che gli altri gli promettono. E di nuovo ripeto: io non ho la scusante di essere un orso che proviene da una foresta peruviana.
Le vicende non brillano certo per originalità, ma una cosa che rende bene la mia idea di Londra (dico Londra perchè non conosco il resto dell'Inghilterra) è che tutti qui sono diversi gli uni dagli altri e proprio per questo l'integrazione è possibile.  Chi è stato a Londra sa bene di cosa parlo. E dai che un po' di pippone esistenziale in un film per bambini ci sta sempre bene.
La differenza tra me e  Paddington è che la famiglia Brown l'ha raccattato per strada perchè è un orsetto puccioso. E io no.

N.B. per i fan del Doctor Who e che quindi non fregherà niente a nessuno: Peter Capaldi tra i personaggi non principali.


martedì 14 aprile 2015

Diario di una vegetariana nella terra dei carnivori #22: Farfalle con ricotta e pistacchi

E' da un'infinità che non posto ricette sul blog, sarà che l'inverno per quanto indubbiamente mangi di più di contro ha che è più difficile variare, poi devo essere sincera? Non ne ho avuto nè tempo nè voglia, due aspetti che inevitabilmente spesso vanno di pari passo. Diciamo che negli ultimi tempi sto provando a riemergere da quel buco nero che può essere l'inverno, che per carità, amo tantissimo ma aldilà della varietà di vellutate o di muffin, miei grandi classici comfort food contro il buio e il freddo, non mi sono molto avventurata.
Un po' complici i giorni di festa ( due contati, capirai), un po' la crema di pistacchi scontata da Eataly, ed ecco che l'ispirazione è arrivata, non che creda di avere inventato niente di nuovo! 
Che si può mangiare a festa anche senza lasagne o tagliatelle al ragù, e che cxxxo! Ultimamente ho risentito certi discorsi che per me fanno così preistoria, di menù di pranzi di compleanno con tutto a base di carne!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Sia primo che secondo, a momenti anche il dolce.  Io ora non dico mica di rinunciare e fare "l'estremista" come me (che a momenti mi fanno sentire una terrorista), ma basterebbe un po' di fantasia, cacchio che noiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa! Va bè chiudo qui lo sfogo, scusate e se potete portate pazienza per una poveretta che si sente criticata ad ogni occasione di pranzi e cene e chi più ne ha più ne metta, pur non dando fastidio nessuno, mi bastano anche solo 2 foglioline di erbetta. Ok basta. Basta.

Insomma alla fine è venuto fuori un piatto facile e veloce da fare, allegro e colorato da vedere e particolare e super gustoso da mangiare. Tra il dolce e il salato. Sempre che vi piaccia il genere. Avendo praticamente scritto odi sulla zucca, se avete curiosato per il blog sapete, io amo questo contrasto, soddisfa pienamente il mio palato.




 Farfalle con ricotta e pistacchi




Ingredienti per 4 persone:


  • 280 g di farfalle
  • 250 g di ricotta
  • 4 cucchiaini di crema di pistacchio
  • 50 g di pistacchi 
  • due cucchiai di olio
  • sale


Preparazione

  • Mentre mettete la pasta a bollire (salate l'acqua), tritate i pistacchi. Lasciatene alcuni più grossolani e metteteli  insieme tutti da parte.
  • Preparate il condimento amalgamando i cucchiai di olio, la ricotta e la crema di pistacchi e un pizzico di sale.
  • Quando la pasta sarà cotta conditela con la salsa e impiattate.
  • Prima di portare i piatti in tavola date una spolverata molto abbondante di pistacchi tritati come se fosse parmigiano. 
E poi ditemi se non fa la sua bella figura!



A me viene fame solo a riguardare le foto...



lunedì 13 aprile 2015

Better Call Saul. E la prima stagione è andata, bene.



Ansia, depressione, voglia di prendermi a sberle da sola per darmi una ripigliata, ma anche idee, quelle non mancano mai, è nel metterle in pratica che riscontro sempre qualche problema. Questo è il lunedì in sintesi.
Ma faccio un bel respiro, dò un sorsone al mio tè e dopo essermi banalmente ustionata la lingua, focalizzo un'idea e almeno una cosa vorrei scriverla, se non altro perchè avevo iniziato il discorso un paio di mesi fa circa e una cosa almeno vorrei concluderla. Bello il mio stato d'animo odierno eh?

E' passata una settimana dall'ultimo episodio di "Better Call Saul" ( vi devo specificare che è lo spin-off di "Breaking Bad"? Bè ormai l'ho fatto) e ho così avuto modo e tempo per innanzitutto mettermi in pari e poi schiarirmi un po' le idee al riguardo, anche se in realtà poi non c'è voluto così tanto.

Schermata 2015-03-08 alle 19.42.03

Ovviamente le mie prime impressioni erano sbagliate, ma già avevo messo le mani avanti. Credo sia normale dopo solo due episodi non poter prevedere l'andamento di una serie tv, ma ho come l'impressione che sia stata una cosa voluta dai cari Vince Gilligan e Peter Gould, che infatti ce li hanno sparati quasi uno di seguito all'altro. Tanto per partire col botto.
Poi non vorrei parlare di idee sbagliate, perchè ognuno ha diritto alla sua, e non stiamo parlando di massimi sistemi, però diciamo che mi sono ricreduta. In bene. E scommetto al contrario della maggior parte dei fan.  Infatti se la somiglianza/uguaglianza alla serie principale aveva entusiasmato i più, a me aveva quasi infastidito. E il proseguire prendendo tutta un'altra piega, il calare se non quasi scomparire dell'adrenalina, a me ha fatto piacere. 
In questa prima stagione ancora non vediamo la completa evoluzione da Jimmy a Saul. Impariamo a conoscere Jimmy un po' per volta. E con lui le persone che lo circondano tra cui il fratello Chuck e l'amica Kim. 


Diciamo che lo sviluppo di Jimmy/Saul è stato all'altezza delle aspettative. Drammatico e comico allo stesso tempo, un umorismo nero . 
C'è sempre quell'idea di persone che si impegnano in una vita onesta, ma arrancando arrancando, e dopo che l'ultima goccia ha riempito il vaso, si incazzano e deviano il percorso . Come era stato per Walter White.
Vuole essere una giustificazione di scelte di vita sbagliate? Non lo so, ma non credo, altrimenti sarebbe come ammettere che siamo quasi tutti dei coglioni.
Vuole essere un'analisi di varie sfaccettature di persone, che non sono del tutto buone o cattive, di come il peggio può prendere il sopravvento? Chiaramente all'estremo... Forse.
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A me il mondo di Jimmy/ Saul è piaciuto, e mi piace il suo personaggio. E' riuscito a reggere una serie tv come non avrei mai creduto. Buffo, un po' maldestro tanto da renderlo simpatico, e che ci sa fare con le persone,  in un modo o in un altro riesce sempre a convincere a fare come dice lui.

Abbiamo visto a cosa è stato capace di rinunciare per gli affetti, che ha sempre messo avanti a se stesso. E la delusione è stata troppa per non lasciare un segno. 
Dopo il tantissimo impegno nel cercare di riscattarsi, con una laurea in legge, anche se con corsi a distanza, e un lavoro dignitoso nel quale è veramente dotato ma con cui fatica a campare senza bisogno di qualche piccolo sotterfugio  ogni tanto, alla fine cede e sceglie di essere quella persona che tutti si aspettano: Jimmy lo scivolone. Come quello stronzo di suo fratello e il migliore amico stessi lo hanno definito.

Vi consiglio questa serie? Assolutamente sì. Aspettatevi la stessa qualità di Breaking Bad, ma senza l'ansia e adrenalina continua, più sul genere commedia drammatica. Rimane lo stile e l'intelligenza, come poche altre serie tv di questi tempi. La costruzione perfetta dei tanti tasselli di un puzzle di cui alla fine tutto torna. 
E qualcosa mi dice che il meglio debba ancora venire, con l'anello di congiunzione tra Jimmy e la malavita. Non vedo l'ora.