venerdì 9 maggio 2014

Voglia di leggere #15: Christiane F. : La mia seconda vita

Christiane F.: La mia seconda vita, di Christiane Vera Felscherinow, edito da Rizzoli nel 2014 , pag.229

Adocchiare un libro, rinunciarci perché in questo momento 17 euri  non è il caso, e il giorno dopo trovarlo in versione elettronica in offerta a € 4,99... Ho pensato fosse un segno del destino, e chi sono io per oppormi al destino?
E infatti ho fatto benone, altissime aspettative, e, come da tempo immemore non mi accadeva,  per niente deluse, anzi posso dire di averlo divorato in due giorni.

Non so se è un genere per tutti, però essendo un seguito di un altro libro potete immaginare benissimo a cosa andate incontro.

Avete letto/visto "Christiane F, Noi i ragazzi dello zoo di Berlino"?

Anche se no, molto probabilmente saprete che tratta della vita di questa ragazza berlinese in
giovanissima età, di come entra in un giro di ragazzi che fanno uso di eroina, e che per procurarsela si prostituiscono, del suo primo "amore", delle sue prime esperienze con tutto il possibile immaginabile, di amici che non ce la faranno. Storie di merda che a qualcuno potrebbe non far piacere leggere.
A me è sempre rimasto dentro, non ho provato esperienze simili, né conosco qualcuno che le ha vissute, però è qualcosa di talmente intenso e reale,  che non l'ho mai dimenticato.
Finchè non ho visto in libreria il seguito ad essere sincera non m'ero mai chiesta che fine avesse fatto Christiane F. Me la sono sempre immaginata sana e salva. Così giovane, trasferendosi dalla nonna aveva tutte le possibilità di rifarsi una vita, soprattutto perché ho sempre avuto la percezione che nel tunnel dell'ero ci fosse entrata per sentirsi parte del suo gruppo di amici, e per il suo primo fidanzatino in particolare. Allontanata da questi per me era al sicuro.

E invece no. Se con la madre i rapporti non erano amorevoli, con la nonna non vediamo alcun miglioramento dal punto di vista affettivo. In aggiunta, in un ambiente di provincia si sente emarginata perché diversa anche solo a guardarla.
Rimane pulita per anni, e non viene mai spiegato come poi ogni volta (molto più di una) ci ricasca, cosa che invece avrei apprezzato, perché come la racconta lei sembra ogni volta sia ovvio, e per me almeno non lo è.
Però è chiaro che scelga istintivamente di circondarsi, di frequentare e di innamorarsi solo ed esclusivamente di persone con problemi di droga (fatta eccezione dell'allora minorenne Alexander Hacke, chitarrista degli Einstürzende Neubauten, non lo sapevo!!!!!!!!!!!) perché erano le uniche con cui riusciva a capirsi.
Non è un romanzo, ma un autobiografia, quindi dovrebbe essere tutto vero, ma io ho avuto la sensazione di quando senti parlare qualcuno che un po' se la racconta da solo, consapevole di passare quello che stava passando, ma che crede di avere tutto sotto controllo, o quasi.  Che se si bucasse così tanto come tutti credono non sarebbe ancora viva oggi a 51 anni.
Essendo narrato in prima persona tutto ciò sarebbe comunque abbastanza normale.
Nutro seri dubbi, ad esempio, su tutta la parte in cui le tolgono il figlio per darlo in affidamento ad un'altra famiglia. Se la vittima di tutto è realmente lei, o se troppo coinvolta o logorata dai sensi di colpa per ammettere pubblicamente una sua responsabilità.

E' il racconto di vita di una donna che ha vissuto mille esperienze (da "carriera" musicale e cinematografica), personaggi e artisti famosi, luoghi lontani e diversi (dalla California alla Grecia dove ha vissuto il periodo migliore della sua vita), aborti voluti e non.
Una donna incapace di condurre una vita "normale", in continua lotta con quello che le persone si aspettano da lei nel bene e nel male, dai giornalisti appostati sotto casa e forse non solo, alla madre con cui non ha ancora risolto i vecchi problemi, anzi.
Per quanto la maternità l'abbia aiutata a maturare, purtroppo non è bastato.

Vedremo se sentiremo ancora parlare di Christiane F...


PS: Apprezzatissime le foto alla fine. Da quando era giovane sul genere punk (come mi immagino un berlinese di inizio anni '80) fino ad arrivare al giorno d'oggi a 51 anni. Con un espressione segnata e lo sguardo schivo.






Imperdibile per chi ha amato "Christiane F, Noi i ragazzi dello zoo di Berlino"


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