domenica 3 agosto 2014

Voglia di leggere #18: L'incolore Tazaki Tsukuri e i suoi anni di pellegrinaggio, di Haruki Murakami

L'incolore Tazaki Tsukuri e i suoi anni di pellegrinaggio, di Haruki Murakami, edito da Einaudi nel 2014, € 20,00 per 260 pagine

Arrivata anche quest' ultima opera  a nutrire la mia "collezione" sempre crescente di libri di Murakami, in occasione del mio xxesimo compleanno, non ho potuto aspettare di finire nient'altro e quindi cominciarlo e finirlo in poco tempo, come qualsiasi altro romanzo dell'autore, anche 1Q84 con le sue 700 pagine abbondanti.




Il romanzo è tutto narrato in prima persona dal punto di vista soggettivo del nostro protagonista Tazaki Tsukuri, che troviamo avvicinarsi alla soglia dei quarant'anni, con un suo stabile equilibrio  tra lavoro e l'amica/amante Sara. 
Sara però sente che qualcosa lo frena e lo spinge ad affrontare un suo importante trauma affettivo del passato per vivere bene il loro futuro insieme.
E qui inizierà il lungo pellegrinaggio di Tsukuri, accompagnato dalla stupenda melodia di Liszt "Le mal du Pays" parte di Anneés de pelégrinage, ripercorrendo gli anni di una fortissima e a suo modo unica amicizia di questo gruppetto composto da 2 ragazze e 2 ragazzi oltre lui, Shiro, Aka, Ao e Kuro, di come inspiegabilmente l'abbiano escluso da un giorno all'altro e di come sia arrivato a toccare il fondo pensando per mesi di morire.
Per poi sopravvivere e andare avanti bene o male fino ad ora, e trovare la giusta motivazione (un po' un'imposizione di Sara) per rintracciarli e parlare singolarmente con ognuno di loro per darsi finalmente delle risposte e capire se in lui ci fosse qualcosa di sbagliato.
Oltre che un viaggio fisico, recandosi addirittura fino in Finlandia, sarà per Tsukuri soprattutto un viaggio personale in cui scoprirà chi è veramente e quello che vuole, e noi con lui.
Ovviamente come in ogni libro di Murakami non ci viene mai svelata la conclusione, dobbiamo arrivarci da soli e quindi rimane molto libera a più interpretazioni.

Inutile dirvi che per me leggere questo romanzo è stato veramente un grande piacere, me lo sono proprio goduto.
Murakami si discosta dal suo solito surrealismo  per tornare un po' alla malinconia di Norwegian Wood (non così tanto però!), troviamo  più aspetti legati agli stati d'animo e alla difficoltà di crescere, in una fase della vita in cui si diventa adulti e trovarsi da soli è la cosa più spaventosa che ci possa accadere. Ma nonostante affronti temi più reali e concreti  riesce comunque a tenere noi lettori incollati alle pagine per sapere come potranno sciogliersi certi nodi legati a questioni misteriose.

E poi il tema delle amicizie perse per strada mi è mooolto vicino in questo periodo della mia vita...

Neanche a dirlo lo stra consiglio.

Nessun commento:

Posta un commento