giovedì 7 gennaio 2016

Letture di Dicembre



Dicembre è stato un po' il mese della scoperta dell'acqua calda: se i classici sono tali un motivo ci sarà pure! 


1984_by_alcook-d4z39dh

Il primo libro è 1984 di Orwell. OMG! Perchè non l'ho letto prima? Forse un po' mi spaventava, forse per una sorta di timore reverenziale, ma non avrei mai pensato che avrei trovato tanto del mondo di adesso (2016) in un libro scritto nel 1948, e non è per dire. Potrebbe uscire la prossima settimana in libreria e tutti lo considererebbero una critica della società attuale, nonostante nasca come critica verso i regimi totalitari.
Non vorrei dilungarmi in uno spiegone troppo approfondito perchè questo libro è immenso e io non ne ho le capacità e competenze però vi lascio 2 righe di trama nel caso viveste in un universo parallelo in cui Orwell non sia esistito o abbia dedicato la sua vita ad altro o non ci siano milioni di pagine a riguardo: Siamo nel 1984, in un mondo perennemente in guerra e il nostro protagonista Winston Smith vive a Londra, capitale dell'Oceania (uno dei 3 Super Stati, gli altri sono l'Eurasia e l'Estasia), e lavora come impiegato del Partito Esterno negli uffici del Ministero della Verità, in cui si occupa di correggere libri e articoli già pubblicati in favore della politica ufficiale , di modificare la storia scritta e di ridurre le possibilità espressive della lingua. Winston non sopporta i limiti imposti dal regime e adeguare così la propria mente al bipensiero, tant'è che comincia a condurre un'esistenza sovversiva, sebbene sia sotto il controllo delle telecamere costantemente , come chiunque altro.
Ora, è vero che forse molti di noi sentono il tempo dei regimi totalitari come un'epoca passata e finita, ma  la perenne idea di guerra e pericolo, per mantenere il controllo sulla società, è assolutamente riscontrabile tuttora. Controllo che avviene sotto l'opera e la tutela del Grande Fratello verso i propri "fratelli minori". Ovunque.
Dà da pensare anche l' impoverimento della lingua moderna, la Neolingua, come causa di una sempre più ridotta capacità critica, perchè l'Ortodossia consiste nel non aver bisogno di pensare, nell'inconsapevolezza, è un qualcosa molto più sottile della semplice censura.
Anche se non succedono avvenimenti eclatanti per gran parte del romanzo, le pagine volano una dopo l'altra che neanche te ne accorgi e l'aria ti verrà a mancare sempre più. Il cinismo e la totale mancanza di ottimismo sono un colpo al cuore... DA LEGGERE ASSOLUTAMENTE!!!!!!!!!!!!




Il secondo libro letto in Dicembre è 10 Piccoli indiani di Agatha Christie. Complice la miniserie (And then there were none) in 3 episodi che la cara BBC ci ha regalato per Natale (ovviamente ne è uscito un gioiellino e ancora più ovviamente Aidan Turner è bello bello che più bello non si può), ho voluto recuperare prima il libro .
Anche qui vale lo stesso discorso di cui sopra. Perchè non ho mai letto niente di Agatha Christie?
Trama in breve, perchè già il romanzo è breve (non più di 150 pagine) ed essendo un giallo non sia mai che spoileri qualcosa.
Anthony Marston, John Macarthur, Emily Brent, Lawrence Wargrave, William Blore, Edward Armstrong, Philip Lombard e Vera Claythorne vengono invitati da un certo signor U.N. Owen a Nigger Island, in cui è proprietario dell'unica abitazione. Gli invitati, che apparentemente non hanno alcun legame tra loro, una volta arrivati non troveranno i proprietari della villa ma bensì solo una coppia di domestici, i coniugi Rogers, che come tutti loro non hanno mai conosciuto di persona il datore di lavoro, e 10 statuine di piccoli indiani sul tavolo da pranzo in sala. Il mistero si infittisce quando una ad una le persone verranno trovate morte, in coincidenza della scomparsa ogni volta di un piccolo indiano.
Per fortuna è breve, perchè è uno di quei libri che non ti fa pensare ad altro finchè non l'hai finito, la Christie non farà mai un passo falso, e non riuscirete a capire chi sia effettivamente l'assassino fino all'ultima riga, letteralmente.
Avvincente, intelligente e scorrevolissimo, con appena quel tocco ansiogeno che calza a pennello per questo genere di romanzo.
Anche questa lettura è sicuramente una di quelle da non perdere.

Insomma un bilancio di Dicembre positivo, la quantità non sarà stata alta ma la qualità assolutamente sì, e la cosa più importante è che ora sono invogliata più che mai recuperare classiconi della letteratura che la me stessa di 10 anni fa non avrebbe mai neanche immaginato.


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