venerdì 9 agosto 2013

Diario di una vegetariana nella terra dei carnivori #1

Essere vegetariani nella città dei tortellini, delle lasagne, e del ragù ovunque, vuol dire essere malvisti all'incirca da tutti.
Le reazioni delle persone nell'ordine sono:
1)Ah io sono carnivoro, non potrei mai.
2)Però il pesce lo mangi, vero?
3)Ma come mai, non ti piace la carne?
4)Ma chi te lo fa fare?
5)Ma allora che cosa mangi?
6)Sarai dimagrita!

Tralasciando che anch'io sono della stessa specie umana di chiunque altro, che la mia salute è notevolmente migliorata e che riesco comunque a taffiare abbondantemente e con gusto, suscitare tutta questa curiosità mi fa sorridere, a volte.  Poi ci sono volte in cui gli altri sono troppo certi del loro essere nel giusto, che non ci sia niente di più ovvio e  sano di un bel piatto di tagliatelle al ragù, perché le mangiava anche la nonna, e che io sia solo una gran rompicazzo che si diverte a complicare la vita degli altri.
Perché in una città come Bologna la carne te la infilano ovunque, spesso anche dove non si dovrebbe, quindi è necessario informarsi prima quando si esce a cena, e spesso non è sufficiente. Al momento dell'ordinazione è fondamentale assicurarsi SEMPRE che tra gli ingredienti non ci sia niente di carne o pesce. Mi è capitato di ordinare lasagne ai carciofi, e affrontare una delusione che non so spiegare nel trovarci la salsiccia . Di trovare prosciutto cotto nelle polpettine di spinaci.
Motivo per il quale preferisco sempre mangiare a casa mia, e fare sempre da me.
Ora però arrivano le agognate ferie, e con esse il momento di uscire dalla mia cucina e affidarmi a quella degli altri.   Paura!
No, in realtà non vedo l'ora, andando in Calabria/Sicilia mi aspettano olive schiacciate, scapece, patate 'mpacchiuse, parmigiana di melanzane, pane e panelle, pasta coi tenerumi, ecc... 
Finalmente sarò la persona giusta nel posto giusto.



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