venerdì 21 febbraio 2014

Voglia di cinema #13: Saving Mr Banks

Saving Mr Banks, di John Lee Hancock, commedia, 2013 Usa, 120 minuti

Aspettavo questo giorno da mesi, ricordo ancora la prima volta che ho visto il trailer al cinema, al primo accenno di musica i miei occhi che si sono illuminati, e subito mi sono segnata la data sul calendario.
E finalmente il momento è giunto: da ieri è in sala anche in Italia "Saving Mr Banks".
Ovvero quello che nessuno, o almeno io, sapeva sui retroscena del film classico per bambini, e per me che bambina non son più aimè, ovvero Mary Poppins.
Pamela Lyndon Travers, la scrittrice del celebre romanzo con protagonista la tata volante portata dal vento, vive  a Londra, in una tipica villetta a schiera, e mentre i soldi diventano sempre meno, il suo
editore insiste sempre più per farle accettare l'offerta di Walt Disney a cedergli i diritti per un film.
Ma Pam nella sua solitudine è troppo legata a Mary Poppins e ai Banks, li  considera la propriafamiglia, e l'idea che tutto quanto venga stravolto con effetti speciali e cartoni animati è insopportabile.
Per fortuna, messa alle strette, dopo ventanni di lusinghe, si mette in viaggio, attraversa l'oceano, sicura di trovare tutto quello che non approva, ovvero un mondo di illusioni per bambini, che poi non saranno preparati per i dolori della vita.
E invece, pur ponendo tutta la resistenza possibile, viene inaspettatamente coinvolta da quel mondo magico, al punto che lei stessa si spaventerà e alla prima scusa, farà i bagagli per tornare a casa.
Disney capisce che dietro alla chiusura di Pam si cela un dolore profondo, covato dall'infanzia, e che il libro in realtà è ispirato alla sua vita.
Da qui l'idea geniale del vecchio Walt di rincorrerla a Londra, parlarle col cuore del proprio rapporto col padre, e offrirle un finale diverso, per riscattare tutti i papà, e i ricordi legati a loro che ci fanno soffrire. La metafora dell'aquilone riparato non è altro il tentativo di riparare la nostra stessa infanzia, perché come dice Walt "E' questo che facciamo noi cantastorie, ristabiliamo l'ordine con l'immaginazione".
C'è bisogno che io stia qui a dirvi quanto ho pianto? Naaaaa
Non so se Mary Poppins sia ancora per i bambini di oggi quello che è stato per me ai tempi, dell'idea che la magia sia ovunque, anche nelle cose più banali, che tutto fosse possibile, sebbene con un'educazione alla disciplina, quindi non so quanto a un bambino possano interessare tutti i dettagli e il lavoro immenso che c'è stato dietro, però sono certa del fatto che senza un bagaglio di vita di qualche decennio anche di dolore, e a volte rimpianti, non lo si possa capire e apprezzare fino in fondo. 
E' chiaramente un film con un punto di vista adulto, che sviluppa e spiega quell'amarezza che in Mary Poppins ho sempre percepito, ma che da bambina non capivo da dove venisse. Ora sì!
Tom Hanks perfetto nella parte di Walt Disney, almeno come io me lo sono sempre immaginato, tranne che per i baffetti terribili, e Emma Thompson incarna Pamela Travers in maniera rigidamente inglese e snob, un po' la versione acida di Mary Poppins. Non conoscendo niente del suo reale personaggio non posso fare paragoni, ma sicuramente il suo carattere difficile è funzionale allo sviluppo della storia.
Il ritmo narrativo non è tra i più veloci, ma non ha importanza non essendo un film d'azione. A volte potrebbero risultare forse un pochino pesanti i continui flashback di Pam, pur essendo fondamentali per capire appieno il suo carattere e il parallelo della sua vita col libro da lei stessa scritto.
(E, detto tra ragazze, Colin Farrell non dispiace mai.)

Ho amato l'idea di farci vedere come siano nate le canzoni, del lavoro appassionato degli autori, e le scene reali del film nel film, durante la prima, mi hanno fatta sciogliere in fiumi di lacrime. Un vero omaggio.
Sconsigliato a chi ha sempre dato fastidio quel buonismo tipicamente Disney.
Veramente consigliato alle persone con cuore e imperdibile per gli appassionati di Mary Poppins.










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