martedì 28 gennaio 2014

Voglia di leggere #11: Tutta colpa delle stelle, di John Green

The fault in our stars, di John Green, edito in Italia da Rizzoli nel 2012, pag. 360
Recensione “Colpa delle stelle” di John Green 
Ero indecisa se dire la mia umile opinione riguardo questo romanzo, anche perché ultimamente mi sono resa conto che ormai è diventato un fenomeno di massa, ieri sera infatti "andando a zonzo" su Instagram, m'è sembrato che una moltitudine impressionante di persone provenienti da tutto il mondo stesse leggendo lo stesso libro, questo appunto.
Io non rientro esattamente nella fascia d'età  a cui il libro è chiaramente indirizzato, l'adolescenza,  e forse per questo alla fine del libro sono rimasta... come dire... perplessa?
La trama non spicca per originalità, da alcuni è sbrigativamente ed erroneamente definito il libro sui ragazzini col cancro, ma lo stile sì, il linguaggio è diretto, e sembra veramente di sentir parlare un ragazzo di 16/17 anni, non solo nelle espressioni ma proprio nel modo di pensare, di reagire, nei sentimenti.
La nostra eroina Hazel ha sedici anni, ed ha già dovuto affrontare in prima persona il dramma di un
tumore alla tiroide, ora in regressione grazie ad un farmaco (non reale), ma è rimasta comunque impossibilitata dal respirare senza una bombola di ossigeno che è quindi costretta a portarsi perennemente appresso . I suoi genitori la obbligano a partecipare ad un gruppo di sostegno per ragazzi ammalati di cancro come lei, perché la vedono isolarsi dal mondo.
Qui conosce Augustus, che nonostante una gamba amputata per un tumore alle ossa, emana tanto fascino che anche io lettrice ne sono rimasta abbagliata.
Ovviamente i due fanciulli, dopo le remore di lei a causa della malattia, non possono fare a meno di decidere di rischiare e vivere appieno la vita che rimane, con l'entusiasmo e il coraggio o imprudenza tipici di quell'età, e si innamorano. E altrettanto ovviamente sarà un'esperienza non soltanto felice, ma anche inevitabilmente dolorosa.
Hazel è particolarmente ossessionata con il libro "Un'imperiale afflizione" di un certo Peter Van Houten, autore che "sembrava capirmi in strani, impossibili modi. Un’imperiale afflizione era il mio libro, nel modo in cui il mio corpo era il mio corpo, e i miei pensieri i miei pensieri.”
Purtroppo l'autore del libro si è ritirato ad Amsterdam, senza dare seguito alla carriera di scrittore, ma soprattutto al romanzo, e la curiosità di Hazel di sapere cosa succede dopo la fine e la morte della protagonista Anna, rimarrà disattesa, almeno fino alla fine.
Chiaramente questo aspetto importante di Hazel, tanto importante che spingerà lei e Gus a volare fino in Olanda, ha un significato metaletterario, lei è lettrice di "Un'imperiale afflizione" come noi di questo romanzo, lei vuole sapere cosa è successo dopo l'ultima pagina di "Un'imperiale afflizione" e noi dopo l'ultima pagina di questo romanzo, lei idealizza Peter Van Houten come noi probabilmente saremo portati a idealizzare John Green, credendo che l’unica persona che possa dare un lieto fine ai protagonisti sia lo scrittore, ma ci sbagliamo, perché la magia della letteratura sta proprio nel farci incontrare con storie e personaggi che poi diventano anche nostri.

Green pur affrontando un tema a cui istintivamente noi tutti cerchiamo di evitare di pensare, perché ci rattrista e ci spaventa, riesce a svilupparlo in maniera brillante, a volte ci si ritrova anche a sorridere, sicuramente non proviamo mai pena per i protagonisti, e non è compito facile. Incredibile.

ALLERTA SPOILER: l'appunto più importante che non posso non fare è nel rimanere perplessa, come da un certo punto in poi, Gus passa dal stare bene, per quanto possibile, al morire . Qui Green a mio modestissimo parere ha toppato, perché anche se l'avevamo immaginato alla sua prima apparizione nella vita di Hazel, com'è possibile che quest'ultima caschi così dal pero?

Lo consiglio?
Io non l'ho trovato il capolavoro che tutti elogiano, non lo penso mai delle storie di cui immagino la possibile conclusione già delle prime pagine, ma sicuramente un'opera capace di emozionare, far ridere e far piangere .
A breve, per i più pigri,  uscirà anche il film, le cui riprese credo siano già terminate lo scorso autunno. Io però al posto vostro lo leggerei prima, se non altro per avere una propria opinione su di un'opera così "approvata" senza esagerare a livello mondiale.
Se lo avete già letto, per favore scrivetemi una vostra opinione sul romanzo, che un confronto sarebbe cosa gradita...

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