venerdì 6 dicembre 2013

Diario di una vegetariana nella terra dei carnivori #9: Acqua Cotta

Come scrivevo in un vecchio post ho da poco fatto un "salto" in Toscana, e cosa c'è di più bello che imparare nuove ricette tipiche delle nostre magnifiche regioni italiane? Ogni volta che mi è successo di dire che sono di Bologna, la prima reazione per maggior frequenza è quella di lusingarmi per la nostra tradizione culinaria, ecc... E ogni volta io rispondo che in Italia, dove vai vai che mangi bene sicuramente!
In Toscana, un po' come da noi in Emilia, i piatti forti sono per carnivori, quindi ero un po' titubante, ma appena ho avuto sottomano il menù mi sono subito rassicurata leggendo almeno tre o quattro titoli di zuppe, per cui in effetti la Toscana è rinomata, io per esempio amo la ribollita.
Il titolo che più mi ha incuriosita e lasciata perplessa è stato: Acqua Cotta, ricetta tipica maremmana
leggermente piccante, con o senza uovo.
E indovinate cosa ho ordinato? L'acqua cotta!
Sarà che le zuppe sono il mio punto debole, sarà il freddo che c'è fuori, sarà che la semplicità per me vince sempre, ma sono rimasta veramente colpita dal sapore intenso con ingredienti così basilari che tutti abbiamo in casa. Minima spesa e massima resa!
Vorrei evitare di protrarre questo post all'infinito e vado con la ricetta, che in realtà è così semplice che mi imbarazzo molto a postarla, ma magari uno non ci pensa e si perde qualcosa di veramente buono e ideale in queste giornate di freddo polare, per lo meno qui a Bologna.

Acqua Cotta

Ingredienti per 2 persone: 
  • Mezza costa di sedano
  • Una cipolla grande
  • 200 g di pomodorini ciliegini
  • Una carota grande
  • Parmigiano a piacere
  • Crostini
  • Se si vuole, un uovo a testa
  • Olio
  • Sale
  • Peperoncino
Procedimento:
  • Tagliare più finemente che si può tutte le verdure e soffriggere in pentola con un cucchiaio abbondante di olio, per circa 5 minuti, poi vedete voi se la volete più o meno sana
  • Coprire tutto con acqua già bollente, coprire e lasciare andare per 30 minuti
  • Nel frattempo preparare i crostini abbrustolendo del pane, o usare avanzi di pane vecchio potrebbe essere un'ottima alternativa, perché a casa mia non si butta via niente!
  • Finita la cottura versare nei piatti e aggiungere crostini e parmigiano a piacere
  • Se si vuole l'opzione dell'aggiunta dell'uovo, a me era stato servito in zuppa, sodo esternamente e liquido internamente, in modo che quando lo vai a rompere si perde per tutta la zuppa. Quindi io l'ho bollito per 5 minuti e poi l'ho sgusciato e aggiunto alla fine, direttamente in coccotte, dopo aver già versato l' acqua cotta.  Ma su internet ho trovato ricette con indicazioni o di sbatterlo a parte e poi versarlo in pentola col resto a fine cottura, o aprirlo e schiaffarlo direttamente in pentola gli ultimi 5 minuti di cottura, cercando di non disfarlo. Insomma vedete voi. 

E buon appetito!



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