mercoledì 26 marzo 2014

Bye Bye GIRLS!

E un'altra stagione di GIRLS è giunta al termine.
Anche se non è tra le mie serie tv preferite (quest'anno poi assolutamente), ha la particolarità di catturarmi totalmente e crearmi dipendenza. Sarà che sembra che tutto sia raccontato senza alcun filtro, dalle scene di sesso (vediamo Hanna  nuda mooolto spesso), all'uso di droghe, ma anche nei sentimenti non sempre positivi, e per questo reali.
Sarà il carattere profondamente indie che qualsiasi cosa assume all'interno di essa, dall'ambientazione (New York, più hipster che glamour), allo stile dei protagonisti, i colori della fotografia, arredamenti e musiche. Mi ci ritrovo in pieno. E poi gli outfit di Lena Dunham li amo, e amo lei che non teme di esprimersi attraverso un corpo che non è esattamente quello di una modella, non gliene frega niente e a me neanche, quindi YEAH!
Se non sapete di cosa io stia  blaterando ve lo spiego subito più brevemente che posso.

Abbiamo Hanna (Lena Dunham, oltre che attrice protagonista, anche autrice e regista), la protagonista principale, in quella specifica fase della vita, in cui, conclusi gli studi, giunge il momento di farsi sotto con i problemi di adulto, in un periodo storico a dir poco sfigato ( ne sappiamo tutti qualcosa purtroppo) per inserirsi nel mondo in generale, se poi si hanno ambizioni artistiche ancora di più. Il suo sogno più grande è quello di vivere scrivendo, e i suoi genitori per stimolarla ad assumersi le responsabilità delle proprie scelte di vita, le tagliano la "paghetta".
Intorno ad Hanna ruotano le vite delle sue amiche, Marnie, Soshanna e Jessa. Ognuna diversa a modo proprio dalle altre, ma ognuna in questa fase di grossi cambiamenti e crescita, alla ricerca di una propria individualità in una New York sempre molto stimolante, con mille possibilità, che però in questa serie rimane sempre sullo sfondo e non appare molto. Le ambientazioni che ricordo maggiormente sono i locali che ospitano o feste o comunque concerti (vedi un po'), aspetto che comunque tutti abbiamo nel nostro immaginario.
E ora veniamo a questa ultima stagione, la terza. La più difficile, e la più matura per ovvi motivi di tempi.
Hanna convive col fidanzato Adam nel suo solito appartamento e per un certo periodo sembra aver trovato una certa stabilità anche lavorativa. 
Jessa non resiste più nel rehab e si fa venire a prendere dalle amiche, rigando dritto per una breve frazione di tempo per poi ricadere nel solito tunnel, vinta da una noia opprimente.
Soshanna dopo aver scoperto il magico mondo della sessualità ed essersi lasciata con Ray perché non abbastanza ambizioso per lei, passa da un'avventura all'altra, senza però trovare mai un appagamento sia affettivo che intellettuale, la sua vita le sta sfuggendo di mano, e non ha più la più pallida idea di come tornare alla sua vita perfetta di prima. (E le scene in cui la vediamo esplodere di rabbia sono tra le più memorabili della stagione)
E abbiamo infine Marnie, che perso i suoi punti fermi, ragazzo e lavoro, cerca di riprendersi, sperando nel conforto delle sue amiche, ma purtroppo non le trova perché ognuna ha preso la sua strada. Come se l'unica cosa che continui a legarle sia il passato.
Ho amato a tal proposito la scena dell'episodio in cui sono al mare per un weekend, in cui Marnie tenta disperatamente, ma anche un po' ossessivamente, di ricompattare il gruppo, e invece finiscono per dirsi le peggiori cose, la più orribile tra tutte di non avere più aspettative l'una nelle altre.
Una scena che io perlomeno mi sono immaginata mille volte nella vita vera, ma che nella realtà è più difficile, perché poi non succede mai che la mattina dopo tutto torna come prima come se niente fosse.
Insomma dai, quanti di noi non si sono mai chiesti cosa ci lega ancora ad alcune persone. Crescendo può capitare di prendere strade differenti, scoprire nuovi interessi e trovarsi più piacevolmente con persone con cui condividere la nostra "nuova" dimensione. E che i vecchi riferimenti a volte ce li trasciniamo dietro come zavorre, solo perché ci danno sicurezza.
Purtroppo non ho trovato modo di fare il punto della questione di questa terza stagione in modo più complessivo o comunque d'insieme, perché ciascuna delle girls ha una storyline a parte, che poco si incrocia con quella delle altre. 
In ogni caso gran parte degli episodi sono incentrati su Hanna, sulla sua nuova vita di accasata, di lavoratrice, e ne conosciamo meglio anche la famiglia.
(A proposito le famiglie di Jessa e Soshanna dove cxxxo stanno?)
Personalmente credo che questa scelta di proseguire le storyline individualmente abbia avuto come risultato l'effetto di ritmo un tantino lento, proprio a causa della mancanza di confronti.  
Se, dopo questo finale, per alcune prevedo sviluppi interessanti in un modo o nell'altro per il prossimo anno, perché saranno costrette a prendere delle decisioni,  Marnie mi sembra quasi senza speranza. Rimane lì in un angolino, cercando di stare nel mezzo, aggrappandosi a qualsiasi persona, di qualsiasi genere e in qualsiasi modo. Ma alla fine rimane sempre in un angolino della scena. Cacchio, persino Soshanna è riuscita ad uscire dal suo guscio dorato! E' vero che i primi risultati non sono stati positivi, ma nella vita, bisogna provare e riprovare, mettersi in gioco.
E' sicuramente la stagione della crescita, più della seconda, in cui le protagoniste, e anche Adam dai, sono alla ricerca di un proprio posto nel mondo, e per farlo dovranno allontanarsi dai loro vecchi schemi e dai propri affetti, in un certo qual modo dovranno ricominciare una nuova vita, da capo. O almeno è quello che il finale ci lascia immaginare.
Se apprezzate le cose sincere è una serie tv che consiglio.



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