martedì 4 marzo 2014

Voglia di leggere #12: Tutto quello che avremmo potuto essere io e te se non fossimo stati io e te

Tutto quello che avremmo potuto essere io e te se non fossimo stati io e te, di Albert Espinosa,  Salani Narrativa 2011, 609 KB in formato elettronico e 189 pagine in cartaceo
Tutto quello che avremmo potuto essere io e te se non fossimo stati io e teAmmetto di aver acquistato questo libro perché in offerta, e un po' anche perché specificato che era lo stesso autore di un'altra opera, "Braccialetti rossi", da cui è ispirato l'omonimo telefilm. Che poi io non l'ho neanche guardato, quindi non mi so spiegare il senso io stessa di tutto ciò! Sarà stata la parola telefilm?
La trama è abbastanza particolare, surreale sicuramente. Troviamo Marcos, in un periodo difficilissimo della vita, il lutto della madre, per lui unico genitore. E' un dolore che decide di affrontare cambiando la propria vita, appunto smettendo di dormire. Che tra l'altro sembra essere l'ultima moda del momento, anche se forse non è l'espressione più adatta da usare, ma bensì follia. Per me almeno dormire è una delle cose più belle della vita, quando si è stanchissimi e finalmente si appoggia la testa sul cuscino, la giornata finisce e si entra nel mondo dei sogni, sperando sempre che non siano incubi...
Scusate sto divagando!
Comunque dopo aver pagato la dose di questo farmaco  si ritrova con queste siringhe in mano, in terrazzo, nel cuore della notte, e vede una ragazza, lo colpisce
immediatamente, cerca di capire tutto di lei al solo guardarla. Perché Marcos ha un dono, gli basta entrare in contatto con una persona per leggergli i ricordi, dal più brutto al più bello, e pure quelli nel mezzo, che come ci spiega spesso sono quelli che ci dicono più di una persona. E io mi fido.
A interrompere il momento sarà una telefonata di lavoro, infatti Marcos mette a disposizione il suo dono a uso della Polizia, e il suo capo ora ha proprio bisogno del suo intervento per un interrogato speciale, quello che sembra essere un alieno.
Con lui però il suo potere non ha effetto, anzi si ritroverà per la prima volta in vita sua dalla parte opposta, perché sarà lo "straniero" a sapere tutto di lui, sensazione per niente piacevole, con la differenza non da poco che l'alieno sembra avere la capacità non solo di leggere i ricordi ma ben molto altro.
Lettura molto veloce, dalla scrittura molto scorrevole.
Dal titolo mi immaginavo uno di quei romanzoni d'amore che fanno tanto battere il cuore, e invece a sorpresa mi sono ritrovata un romanzo di crescita, dell'elaborazione di un lutto importante, di come presi alla sprovvista da un evento drammatico vengano a galla tutti i ricordi, anche cose a cui non pensavamo più, momenti e frasi, e solo dopo ne capiamo l'importanza e di come ci abbiano formati.
Trovo molto discutibile il finale, da cui è tratto il titolo dell'opera, molto buttato lì, un po' in modo troppo frettoloso, sembra quasi solo con lo scopo di dare un titolo che allargasse la fetta di pubblico.
Consigliato? Nì... Magari se lo trovate in offerta come me...



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